lunedì 10 maggio 2010

Arak!

Sfatiamo il mito che nei paesi arabi non si produce e/o consuma alcol. Questo può essere vero per alcuni, come Arabia Saudita, Iran, ma nella maggior parte dei paesi arabi si producono e si consumano bevande alcoliche. Non per nulla, l'Egitto è il paese in cui nacque la birra...

In un mio recente viaggio nel Regno Hashemita di Giordania, ho avuto modo di acquistare una bottiglia del più diffuso "liquore" locale, l'Arak.
Si tratta di una bevanda (definirlo "liquore" mi pare francamente eccessivo) a base di alcol e anice, priva di colore (almeno finché non viene allungata con acqua, poi sappiamo benissimo cosa succede) e con il solito odore pungente (anche a bottiglia chiusa).
Non essendo un grande amante di questo tipo di bevande, inserirò questa bottiglia nella mia piccola collezzione di bevande improbabili e imbevibili...

Per la vostra gioia, ecco qualche altra immagine:

La bottiglia in tutto il suo splendore...
Le etichette:

Il Fronte...

E il Retro...


E per finire il Tappo...


Buona Bevuta a tutti!

martedì 4 maggio 2010

Gli Anglosassoni e l'alcool

Di ritorno da un recente viaggio di piacere a Londra, prolungato dall'eruzione del vulcano islandese Eyafjallajoitelapiazzoitelkull, ho avuto modo di registrare alcune abitudini alcolistiche dei figli di Albione.


Tra gli highlights:

Lambrusco Rosè servito come spumante

Sambuca Molinari servita nei locali
à la page come una bevanda alla moda

Difficoltà a trovare birre inglesi nei pub in quanto le marche che vanno per la maggiore sono:

Foster (australiana), Nastro Azzurro (italiana), Carlsberg (danese)

Che dire? l'unica salvezza rimane nel rintanarsi nelle parti più defilate dei pub (dove di solito stanno piazzati a mò di arredamento 2 o 3 vecchi e sapienti ubriaconi del luogo), e grazie alle spine che quasi sempre sono piazzate in questa parte del locale, rifugiarsi nelle rassicuranti braccia di una Pale Ale ( o Bitter per dirla all'anglosassone) servita a temperatura ambiente.

Valida alternativa può essere un Sunday Roast (arrosto domenicale accompagnato da verdure stufate e dall'onnipresente
gravy) unito a 2 o tre pinte di birra scura.

Da evitarsi in genere il vino, che rimane ancora una bevanda riservata alle donne, o a gli uomini che fingono di saperla lunga e poi si fanno servire bottiglie di pessimo verdicchio da pasto infilate in un portaghiaccio, pagandole quanto uno champagne francese.

In conclusione Londra offre svariate alternative a un gentiluomo ubriacone, basta saper scegliere i luoghi e le bevande giuste.