Etichette:
beer,
bitter,
carlsberg,
foster,
gravy,
lambrusco,
london,
londra,
nastro azzurro,
pale ale,
sambuca,
sunday roast
Di ritorno da un recente viaggio di piacere a Londra, prolungato dall'eruzione del vulcano islandese
Eyafjallajoitelapiazzoitelkull, ho avuto modo di registrare alcune abitudini alcolistiche dei figli di Albione.Tra gli highlights:
Lambrusco Rosè servito come spumante
Sambuca Molinari servita nei locali à la page come una bevanda alla moda
Difficoltà a trovare birre inglesi nei pub in quanto le marche che vanno per la maggiore sono:
Foster (australiana), Nastro Azzurro (italiana), Carlsberg (danese)
Che dire? l'unica salvezza rimane nel rintanarsi nelle parti più defilate dei pub (dove di solito stanno piazzati a mò di arredamento 2 o 3 vecchi e sapienti ubriaconi del luogo), e grazie alle spine che quasi sempre sono piazzate in questa parte del locale, rifugiarsi nelle rassicuranti braccia di una Pale Ale ( o Bitter per dirla all'anglosassone) servita a temperatura ambiente.
Valida alternativa può essere un Sunday Roast (arrosto domenicale accompagnato da verdure stufate e dall'onnipresente gravy) unito a 2 o tre pinte di birra scura.
Da evitarsi in genere il vino, che rimane ancora una bevanda riservata alle donne, o a gli uomini che fingono di saperla lunga e poi si fanno servire bottiglie di pessimo verdicchio da pasto infilate in un portaghiaccio, pagandole quanto uno champagne francese.
In conclusione Londra offre svariate alternative a un gentiluomo ubriacone, basta saper scegliere i luoghi e le bevande giuste.
1 commenti:
In un mio recente viaggio in Giordania, ho pagato 25 Dinari Giordani (circa 25 Euro) una bottiglia di Cabernet Sauvignon indigeno. Vino onesto, schietto, e con un prezzo assurdo. Ma è stata l'unica volta che non ho preso le ottime birre locali (che pur essendo spacciate come analcoliche, hanno sempre il loro bel 5% volumetrico)...
Posta un commento